Fondazione Dignitas Curae

Il medico nell’era dell’Intelligenza Artificiale

Il medico nell’era dell’Intelligenza Artificiale La Sala dei Lampadari “Italo Falcomatà” di Palazzo San Giorgio a Reggio Calabria ha ospitato un interessante convegno-tavola rotonda per parlare del ruolo e del rapporto del medico nell’era dell’intelligenza artificiale al quale ha preso parte la Fondazione Dignitas Curae con il suo presidente, il professor Massimo Massetti, nel ruolo di moderatore. Tema attuale, entrato nella quotidianità di tutti e, come ha spiegato la senatrice Tilde Minasi relatrice di un progetto di legge sul tema, con un rapporto importante tra opportunità e rischi. Numerosi i temi trattanti nel pomeriggio a Reggio Calabria. Il dottor Giovanni Bisignani, Direttore UOC Cardiologia UTIC a Cosenza, ha parlato di sanità digitale con un progetto che ora è attuato mettendo in evidenza una problematica: «Il pericolo della sanità digitale è quello che molti non hanno le linee per accedervi». Dal professor Massimo Robiony, Direttore della Clinica di Chirurgia Maxillo Facciale dell’Ospedale Accademico Sanità Maria della Misericordia di Udine, un intervento sull’umanizzazione della Sanità. «Da un lato c’è il malato – ha osservato il professor Robiony – e dall’altro l’assetto organizzativo. Con l’IA si pensa di risolvere tutti i problemi, ma questo non è possibile. Dobbiamo riappropriarci della salute favorendo gli sviluppi etici». Difatti, il professor Massetti ha chiarito che quella dell’IA «è una grande ma rischiosa opportunità». «Dobbiamo essere in grado di governare il sistema», la risposta del professor Robiony. A dare il suo importante contributo etico è stato Don Mauro Cozzoli, professore emerito di Teologia Morale presso la Pontifica Università Lateranense. Don Mauro Cozzoli nel suo intervento a largo raggio ha affermato che l’IA «abbraccia tantissimi campi del vivere umano. Gli input li diamo noi e con i tanti dati a disposizione e con grande velocità soffriamo di un complesso di inferiorità e deleghiamo la nostra umanità a queste macchine (i computer, ndr) alle quali si può chiedere davvero tutto, diagnosi comprese». Tanti i temi sviscerati da Don Mauro, compreso quello dell’errore. «Anche l’IA sbaglia, e quando lo ha fa, chi risponde? Lo fa chi ha inserito i dati, gli algoritmi. Ci sono grandi problemi a livello etico ma anche giuridico. Ma ricordiamo che i mezzi sono sempre nelle mani dell’uomo. L’etica? Siamo noi che gliela diamo». Alla tavola rotonda hanno preso parte, e risposto a diversi quesiti del pubblico presente, anche l’ingegner Antonio Capristo, Direttore Ingegneria Clinica e resonsabile delle Transizione al Digitale dell’ASP Cosenza e il dottor Pasquale Fratto, Direttore SOC Cardiochirurgia, Centro Cuore, AO GOM di Reggio Calabria.

Messaggio di Mons. Francesco Savino ai Maturandi

Messaggio di Mons. Francesco Savino ai Maturandi “Maturità t’avessi preso prima…” Un intramontabile classico della canzone italiana che ha accompagnato intere generazioni di studenti – la notte prima degli esami –annuncia il compimento di un altro ciclo, la chiusura di un altro cerchio e l’inizio di un nuovo capitolo della vita. Anche voi, giovani maturandi e maturande, in questi giorni densi di emozioni e di sfide arrivate al traguardo degli esami di maturità ed io sento il bisogno di scrivervi con il cuore pieno di speranza e di incoraggiamento. Siete alla vigilia di un grande traguardo, forse il primo così importante della vostra vita: uno di quei momenti che segneranno il vostro cammino perché apriranno le porte a molte diverse possibilità. Lasciatemi dire che si è avverato quel “ce la faremo” che, forse, anche voi avete scritto su un social o su un balcone, durante la pandemia da Covid-19, quella che vi ha rubato la tenerezza degli anni più belli, vi ha sottratto agli sguardi, vi ha impedito le carezze. Proprio a voi è toccato di vivere un tempo non sospeso ma parallelo, in cui avete però imparato l’importanza delle piccole cose, avete apprezzato l’odore del pane fatto in casa e saggiato la noia della cultura da dietro uno schermo. Avete superato anche questa prova ed ora vi attende un’altra, ma sappiate che tutto è una opportunità di crescita. Sono sentimenti di chi, un tempo, ha affrontato la stessa vostra sfida e che ora vi osserva con occhio quasi desideroso di essere al vostro posto, lì in fondo alla fila, vicino alla finestra, proprio dove è possibile scrutare i sogni destinati ad immischiarsi alle nuvole o semplicemente perdersi tra i pensieri durante lo svolgimento di un teorema matematico. Vorrei stringervi uno per uno e ringraziarvi per quello che siete e per la fiducia che avete riposto in questo mondo un po’ bizzarro che vi abbiamo consegnato. Non temete le difficoltà di questo esame perché sono come l’argilla: servono a plasmare le vostre identità, a definirne i contorni di senso. Sappiate però una cosa: abbiamo urgente bisogno di voi e delle vostre belle aspirazioni. Ricordatevi che il sapere non è qualcosa di fine a se stesso ma un mezzo per rendere le società più giuste, più umane e più fraterne. Le vostre spinte, che hanno animato spesso le manifestazioni a favore degli ultimi e degli indifesi, mi hanno fatto credere che siete già sulla buona strada. Non scoraggiatevi, dunque, fronte alle incertezze del domani ma, come direbbe Ligabue, “urlate contro il cielo” e siate affamati di verità e mai sazi di giustizia. Abbiamo bisogno di poeti, di sognatori, di artigiani, di cantanti, di attori, di medici, scrittori ed ingegneri e di tutte quelle anime che con il loro lavoro, con le loro mani e con il loro cuore, rendono grazie alla vita e la arricchiscono in dignità e coraggio. Ricordate che non è un voto di maturità a definire il vostro valore per quanto la società ci faccia credere, spesso, che dietro un giudizio risieda l’ultima parola su di noi. Affidate l’ultima parola su voi stessi solo all’amore ed alla passione con cui deciderete di vivere il vostro tempo. Solo una vita senza amore è davvero sprecata e voi avete il compito, invece, di essere quelli che Elena Granata chiama “PLACE MAKER”: “un musicista che suona senza spartito, un rapper che sovrascrive parole su parole, suoni su musiche di altri, un architetto che reinventa i luoghi partendo dall’esistente”. Questo vi auguro, di avvertire quella tensione continua e brulicante che vi faccia ricucire le periferie, ripristinare l’ecosistema e progettare soluzioni per cui riusciate a reinventare spazi perfino nei luoghi abbandonati, e dell’anima e del mondo. Abbiate sogni forti e abbastanza cassetti per contenerli, vi accompagni la speranza, quella che cammina sulle vostre gambe ed è in grado di sorreggere enormi pesi. Possa il vostro cuore, con la maturità dell’anima raggiunta, indicarvi la strada della vostra vocazione. Non cedete alle cose semplici ma non abbiate paura di quelle difficili perché la vocazione che è in ognuno di voi è come un uovo alla schiusa: contiene la vita nella sua forma più fragile. In ultimo, vorrei affidarvi un compito: lasciate il mondo un po’ migliore di come lo avete trovato e, se possibile, perdonateci per tutte quelle volte che vi abbiamo dato in eredità una cattiva testimonianza. “Fate ciò che la primavera fa’ ai ciliegi”: fiorite e rifiorite aspettando la vostra migliore stagione. Io sarò sempre al vostro fianco. “Buona matura età”. Cassano all’Jonio, 19/06/2024

«DIGNITAS CURAE», UN WEEK END A MONTE SAN GIUSTO: VISITATI 81 PAZIENTI e PRESENTATO IL «MANIFESTO»

«DIGNITAS CURAE», UN WEEK END A MONTE SAN GIUSTO: VISITATI 81 PAZIENTI e PRESENTATO IL «MANIFESTO» Un fine settimana con il cuore. A Monte San Giusto, la città del sorriso, ospite del Comune nella sede della Croce Verde, la Fondazione Dignitas Curae ha realizzato la Domenica del Cuore. Ottantunuo sono state le persone visitate nella giornata di sabato 4 maggio (di cui sedici bambini) dai cardiologi arrivati prevalentemente dal Policlinico Universitario Fondazione Agostino Gemelli Irccs di Roma. Il professor Massimo Massetti, direttore di Cardiochirurgia del Policlinico Agostino Gemelli di Roma, al termine della giornata di visite, ha spiegato che «sono state riscontrate tra il 15 e il 20 per cento di malattie significative del cuore che necessitano di ulteriori approfondimenti e interventi terapeutici». L’obiettivo di questa iniziativa, in atto da diversi anni, è quello, come ha ribadito il professor Massetti, di «portare l’ospedale in strada» per aiutare, curare e soprattutto fare prevenzione, con le persone bisognose, coloro che vivono ai margini anche dell’assistenza sanitaria. La due giorni nella Marche è stata intensa sia sotto il profilo della prevenzione ma anche sotto quello della divulgazione del “Manifesto Dignitas Curae” che ha il presupposto di varare una nuova visione della Sanità nel nostro Paese e che ha tra i primi firmatari Papa Francesco e il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il professor Massimo Massetti, al quale lo scorso anno è stata conferita la cittadinanza onoraria di Monte San Giusto dove ha vissuto negli anni adolescenziali, insieme a don Mauro Cozzoli, hanno spiegato nel dettaglio il significato del Manifesto chiarendo cosa sia il rispetto del malato e la sua dignità, malato che deve essere inteso come persona e al centro del percorso sanitario per intraprendere il suo percorso di cure. L’evento, promosso dal Sindaco di Monte San Giusto, Andrea Gentili, ha diverse finalità. In primis, far conoscere il Manifesto che ha tra le sue finalità quella di opporsi al dilagare della Medicina prestazionale, ma anche sensibilizzare tutti sui temi della Sanità. La finalità della Fondazione è quella di cambiare il paradigma di cura in una sanità in crisi. Un progetto ambizioso lanciato dal professor Massetti, quale strada inevitabile verso il futuro. Il dibattito, una sorta di tavola rotonda con i cittadini, si è svolto nella serata di sabato nel teatro di Monte San Giusto al termine della «Domenica del Cuore». Coordinata dal professor Massetti e con la presenza di tutti i medici che hanno preso parte alla trasferta. La tavola rotonda ha visto porre numerose domande sul tema “cuore”: dalle questioni legate all’attività fisica alla dieta, dagli sport da praticare e in che modo, dai segnali che arrivano dal cuore all’ansia. Tutte domande alle quali sono state fornite risposte e spiegazioni puntuali.   https://www.fondazionedignitascurae.org/wp-content/uploads/2024/05/VID-20240506-WA0001.mp4

Domeniche del Cuore a Monterotondo: scoperti due casi gravi e urgenti

Domeniche del Cuore a Monterotondo: scoperti due casi gravi e urgenti Primo appuntamento dell’anno per le Domenica del Cuore. Tappa a Monterotondo presso la comunità di Sant’Egidio. Mattinata intensa con i cardiologi e i volontari dell’associazione. Trenta le persone visitate, tutte con evidenti situazioni di marginalità sociale e difficoltà per far fronte alle problematiche di salute e di prevenzione. Più di una, difatti, ha confessato di non assumere i farmaci prescritti perché senza possibilità economiche di acquistarli. Subito sono intervenute le volontarie di Sant’Egidio per far fronte alla necessità. Visite come sempre approfondite da parte dei cardiologi con la supervisione del professor Massimo Massetti. Sono state individuati due casi particolarmente gravi e urgenti e le due persone – una è una giovane quarantenne arrivata dal Brasile vittima già di tre infarti – che nei prossimi giorni verrà presa in carico dal Policlinico Agostino Gemelli per essere curata. Il professo Massetti ha spiegato che «data la serietà delle sue condizioni mi sono attivato e nei prossimi giorni, appena avremo la disponibilità di un letto, la ricovereremo per effettuare tutti i controlli». Il secondo caso è quello di un uomo che vive in una baracca, ha problemi epatici e dopo un’operazione è abbandonato a se stesso, non si cura, non ha neppure la cartella clinica del suo lungo ricovero («me l’hanno rubata», ha raccontato) e versa in condizioni di grave disagio. Mattinata come sempre conclusa nel segno della prevenzione con grande soddisfazione per i volontari che seguono queste persone mettendo a loro disposizione non solo attenzioni ma anche tutto quello di cui hanno bisogno anche se in cluni casi questo non è sufficiente.

La domenica del cuore: i cardiologi del Gemelli a Ostia per gli screening

La domenica del cuore: i cardiologi del Gemelli a Ostia per gli screening Screening cardiologici gratuiti nella parrocchia di Santa Monica a Ostia, grazie alla onlus Dona la vita con il cuore che ha visto impegnati i cardiologi del policlinico Agostino Gemelli, i volontari dell’associazione e quelli dei Cavalieri di Malta. La Domenica del Cuore, l’ultima di questo 2022, è sbarcata sul litorale romano per visitare e monitorare una quarantina di persone in difficoltà già seguite quotidianamente dai Cavalieri di Malta. Un’iniziativa di solidarietà che raggiunge le periferie, le fasce più povere prima con le visite, le cure e, in caso di necessità, accompagna i pazienti in ospedale per ricoveri e interventi. Una sanità inclusiva, che non lascia indietro nessuno, anzi raggiunge i più disagiati perfino in strada attraverso il camion del cuore attrezzato con due ambulatori e tutti gli strumenti necessari per gli screening cardiologici. È la mission che la onlus da circa dieci anni porta avanti insieme al suo presidente Massimo Massetti, attuale direttore dell’area cardiovascolare e della cardiochirurgia del Gemelli e titolare della cattedra di cardiochirurgia dell’Università cattolica del Sacro Cuore di Roma. «In questi anni spiega Massetti abbiamo portato il nostro aiuto nelle carceri, tra i migranti che sbarcavano in Sicilia, nelle periferie romane, ma anche nei piccoli centri del Lazio, Umbria e Toscana. Collaboriamo con le parrocchie, la Comunità di Sant’Egidio, i Cavalieri di Malta e la Caritas che sono in prima linea sui territori. Grazie alle domeniche del cuore conclude Massetti – siano riusciti a curare tantissime persone che non sapevano nemmeno di avere patologie cardiache». Ieri molti sono stati i cittadini sottoposti allo screening. Tanti i giovani stranieri che vivono stabilmente a Ostia, alcuni dei quali obesi e dunque a rischio di patologie cardiache a cui i cardiologi hanno fornito indicazioni importanti sulla prevenzione della malattia cardiovascolari e su un corretto stile di vita.

La domenica del cuore: i cardiologi del Gemelli a Ostia per gli screening (Video)

La domenica del cuore: i cardiologi del Gemelli a Ostia per gli screening (Video) Screening cardiologici gratuiti nella parrocchia di Santa Monica a Ostia, grazie alla onlus Dona la vita con il cuore che ha visto impegnati i cardiologi del policlinico Agostino Gemelli, i volontari dell’associazione e quelli dei Cavalieri di Malta. La Domenica del Cuore, l’ultima di questo 2022, è sbarcata sul litorale romano per visitare e monitorare una quarantina di persone in difficoltà già seguite quotidianamente dai Cavalieri di Malta. Un’iniziativa di solidarietà che raggiunge le periferie, le fasce più povere prima con le visite, le cure e, in caso di necessità, accompagna i pazienti in ospedale per ricoveri e interventi. Una sanità inclusiva, che non lascia indietro nessuno, anzi raggiunge i più disagiati perfino in strada attraverso il camion del cuore attrezzato con due ambulatori e tutti gli strumenti necessari per gli screening cardiologici. È la mission che la onlus da circa dieci anni porta avanti insieme al suo presidente Massimo Massetti, attuale direttore dell’area cardiovascolare e della cardiochirurgia del Gemelli e titolare della cattedra di cardiochirurgia dell’Università cattolica del Sacro Cuore di Roma. «In questi anni spiega Massetti abbiamo portato il nostro aiuto nelle carceri, tra i migranti che sbarcavano in Sicilia, nelle periferie romane, ma anche nei piccoli centri del Lazio, Umbria e Toscana. Collaboriamo con le parrocchie, la Comunità di Sant’Egidio, i Cavalieri di Malta e la Caritas che sono in prima linea sui territori. Grazie alle domeniche del cuore conclude Massetti – siano riusciti a curare tantissime persone che non sapevano nemmeno di avere patologie cardiache». Ieri molti sono stati i cittadini sottoposti allo screening. Tanti i giovani stranieri che vivono stabilmente a Ostia, alcuni dei quali obesi e dunque a rischio di patologie cardiache a cui i cardiologi hanno fornito indicazioni importanti sulla prevenzione della malattia cardiovascolari e su un corretto stile di vita. Video Mino Ippoliti

DOMENICA DEL CUORE A QUATTRO STRADE, 42 LE VISITE, PER LO PIU’ AGLI ESCLUSI E ALLE PERSONE IN DIFFICOLTA’

DOMENICA DEL CUORE A QUATTRO STRADE, 42 LE VISITE, PER LO PIU’ AGLI ESCLUSI E ALLE PERSONE IN DIFFICOLTA’ Un’iniziativa che va a colpire la carne viva, dove la crisi morde le fasce della popolazione meno abbienti. Che spesso tralasciano le cure. “Il team del cuore” è approdato oggi a Rieti, a Quattro Strade, nei pressi dello spiazzale di un noto centro commerciale. Qualità, quantità e tanta generosità per questi venti medici, tra i massimi esperti del settore, che “tolgono il tempo alla loro vita per darlo agli altri, portando in strada, dove sono le persone, l’ospedale e le cure”. Spiega Massimo Massetti, presidente della Onlus “Domeniche del Cuore” e direttore dell’Area Cardiovascolare del Policlinico Gemelli di Roma. Dal 2013 sono state spese oltre 1800 ore di volontariato medico nelle oltre 40 Domeniche del Cuore a oggi realizzate. E il motivo appare chiaro. 42 i pazienti visitati durante la giornata reatina, 3 i casi più gravi che sono stati invitati a proseguire le cure al Gemelli, nella media delle altre “Domeniche del Cuore” (circa 10 il 15 percento dei casi più gravi in generale). “L’attuale momento storico del nostro Paese – prosegue Massetti – con la crisi economico-finanziaria, ha portato a una progressiva riduzione delle risorse e sempre più persone e famiglie non sono in grado di seguire le cure mediche, a tal punto che si parla di ‘emergenza sanitaria’ ”. Questa iniziativa, è proprio il caso di dirlo mettono un piccolo tampone all’emergenza. “Con le Domeniche del Cuore salviamo davvero la vita alla gente, riscontriamo ogni domenica tantissime persone che hanno urgente bisogno di cure e noi medici ci attiviamo immediatamente, grazie alle nostre strutture ospedaliere, ponendo fine alla sofferenza e alla malattia”. Elettrocardiogramma, ma anche ecodoppler e altri consulti. Un’attività svolta con continuità mensile. Indigenti, senzatetto, disabili, carcerati ed ex carcerati, extracomunitari, italiani emarginati in stato di bisogno e abbandono: questi i malati di cuore che ormai da 4 anni vengono visitati gratuitamente dai medici volontari del Policlinico Gemelli. Il tutto attraverso l’Unità Mobile di Cardiologia, che contiene tre sale ambulatoriali dotate di numerose attrezzature elettromedicali per eseguire velocemente visite cardiologiche specialistiche complete. Dotazioni resesi necessarie per permettere al team di medici volontari di raggiungere più facilmente le persone che ne hanno bisogno. Non solo prevenzione e informazione durante queste domeniche di volontariato. In caso recente a San Lauro, come ci racconta il dottore Carlo Santi, uno dei volontari dell’associazione, c’è stato un caso dove grazie all’intervento dell’equipe medica è stato possibile una precoce diagnosi ed è stato trasferito d’urgenza nel più vicino ospedale. “Avevo un esame cardiologico importante a Dicembre. Fortunatamente ho potuto usufruire di questo servizio” ha raccontato una paziente. “Sorpresa – conclude – da tanta cordialità e competenza”. “L’esperienza – spiega Massetti – ci fa capire che le malattie cardiovascolari sono molto diffuse tra la popolazione, questo anche a causa cattive abitudini di vita come: la sedentarietà, all’alimentazione sana, al fumo, allo stress. Sono tutti fattori, che uniti ad altri fattori di rischio, predispongono alle malattie cardiovascolari”. L’iniziativa è promossa in collaborazione con il Comune di Rieti e della Camera di Commercio di Rieti, grazie al sostegno di Fondazione Cariplo, Fondazione BNL – Gruppo BNP Paribas e Confagricoltura – L’età della Saggezza Onlus. Inoltre la Sala Medica Mobile ha ottenuto il patrocinio del Giubileo della Misericordia, ed è stata benedetta dal Papa Francesco lo scorso giugno. Durante la mattinata anche il Presidente della Camera di Commercio Vincenzo Regnini ha voluto dare il proprio saluto ai volontari. “Stiamo registrando un aumento delle fasce della popolazione dimenticate dalle istituzioni. E’ necessario che la tutela della salute non sia mai messa in secondo piano” ha commentato Regnini “E’ da inserire in questo contesto questa iniziativa” patrocinata anche dalla Camera di Commercio, che darà vita anche ad una raccolta fondi per aiutare la causa. La ‘Domenica del cuore’ – ha dichiarato il Sindaco di Rieti, Antonio Cicchetti – trova la disponibilità e la condivisione dell’amministrazione comunale. Si tratta, infatti, di una iniziativa dal forte valore sociale che consente a cittadini in difficoltà di accedere alle visite in maniera totalmente gratuita. Colgo l’occasione per ringraziare il prof. Massetti, e tutta la sua equipe, per la vicinanza alla nostra città”. Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di mortalità nel mondo occidentale e colpiscono sia gli anziani che i giovani. Circa 1.000.000 di persone, in Italia, sono oggi affette da malattie del cuore e dell’apparato respiratorio. Molte malattie del cuore, se diagnosticate in tempo e prima che i sintomi diventino importanti, sono curabili e in alcuni casi guaribili; se invece sono trascurate o non diagnosticate, si rivelano essere in gran numero mortali o portatrici di grandi sofferenze e disabilità. Prossima tappa in Calabria e Umbria.

A Villa San Giovanni le “domeniche del Cuore” con il team dei Gemelli

A Villa San Giovanni le “domeniche del Cuore” con il team dei Gemelli Su iniziativa degli Assessori alle politiche di Coesione Sociale e Sanità del Comune di Villa San Giovanni, domenica 26 giugno l’Associazione “Dona la vita con il cuore Onlus” offrirà visite specialistiche a persone affette da particolari patologie cardiovascolari in determinate condizioni di disagio economico. Una straordinaria iniziativa che prevede, a partire dalle 8:30, presso la sede distrettuale dell’ASP 5 di via Zanotti Bianco di Villa San Giovanni, visite specialistiche gratuite a cura di un team di specialisti dell’ area cardiovascolare del Policlinico Universitario Gemelli di Roma, guidato dal professor Massimo Massetti, Presidente dell’Associazione Dona la vita con il cuore e direttore dell’Istituto di Cardiologia e Cardiochirurgia del Policlinico Gemelli,con l’autorevole presenza del Prof. Franco Romeo, Direttore della cattedra di Cardiologia dell’Università Tor Vergata di Roma. Il team di specialisti è composto da cardiologi, cardiochirurghi, chirurghi vascolari, fisiatri e psicologi. Le visite saranno effettuate a pazienti in possesso dei requisiti richiesti così come individuati dalla Consulta del Terzo Settore ed altre associazioni del territorio. “Le domeniche del Cuore” è un progetto sociale attivato dal 2013 per ragioni di solidarietà umana: ogni mese, il team realizza un ambulatorio specialistico itinerante offrendo ai pazienti che non hanno possibilità di curarsi, visite mediche gratuite. La progressiva riduzione delle risorse destinate alla Sanità pubblica, infatti, ha implementato i bacini di bisogno di cure gratuite. La mission del progetto è quella di portare l’ospedale lungo la strada per dare la possibilità al malato di essere curato ancor prima di essere trasferito in corsia. L’iniziativa, sarà illustrata ai medici di famiglia, alla cittadinanza nel corso di una conferenza sabato 25 giugno alle ore 18:00 che si terrà nella sala parrocchiale “San Girolamo Emiliani” annessa alla Chiesa del Santo Rosario di Villa San Giovanni dal Presidente dell’Associazione Dona la vita con il cuore e dal professor Massimo Massetti, dal Professor Franco Romeo, dal Sindaco di Villa San Giovanni Antonio Messina e dagli Assessori Maria Grazia Richichi e Rocco Cassone. Il sindaco – dichiara- “sarà una giornata importante per la nostra Città e per chi vive nella sofferenza. Abbiamo aderito volentieri a questa iniziativa e per questo sento il dovere di ringraziare il professor Massetti, la sua equipe, ed il professor Franco Romeo, nostro concittadino onorario”. L’Assessore Maria Grazia Richichi-dichiara- “è un’iniziativa che segue altra diretta a chi ha bisogno di cure che non può permettersi; un modo questo per andare incontro ai tanti concittadini che bussano quotidianamente all’Assessorato per i quali abbiamo il dovere di intervenire a più livelli.”“La nostra iniziativa – continua- unica in Calabria è per me motivo di orgoglio.L’Amministrazione Messina sin dal suo insidiamento ha mostrato particolare solidarietà verso chi soffre e chi ha un disagio sociale ed economico. Nella duplice veste di Assessore e medico specialista quotidianamente sono a contatto con gente che soffre, singoli cittadini, ma anche interi nuclei familiari, il cui percorso quotidiano è reso difficile da notevoli problematiche di salute e sociali”. L’Assessore alla Sanità Dott. Rocco Cassone dichiara :” Avere la possibilità di fruire delle competenze e delle professionalità degli specialisti del Policlino Gemelli e in particolare, dei Professori Massetti e Romeo, significa sfruttare un’occasione irripetibile unica per i nostri concittadini con problemi di Salute ed in difficoltà sociale. Un sentito grazie al direttore distrettuale Dott. Domenico Carbone il quale ha messo a disposizione i locali ASP della Struttura di Villa segno di grande sensibilità e tangibile solidarietà. Ringraziamenti, infine, alla Dott.ssa Lina Vilardi e al Dott. Melchiorre Presti.